Incontro del gruppo di preghiera “ Maria Santissima Addolorata”
Segno della Croce
AVE MARIA DELL’ADDOLORATA
“Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù!
Santa Maria, Madre del Crocifisso, ottieni lacrime di compunzione a noi,
crocifissori del Figlio tuo, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen”.
Canto Spirito d’amore:
O Madonna cara, o Madre dei dolori, voglio soffermarmi a riflettere su tutte quelle situazioni in cui Tu hai più sofferto. Desidero rimanere un po’ di tempo con Te e ricordarmi con gratitudine di quanto Tu hai sofferto per me. Alle tue sofferenze, che si sono protratte per l'intero arco della tua vita terrena, unisco anche le mie sofferenze, e inoltre quelle di tutti i papà e le mamme, di tutti i giovani ammalati, dei bambini e degli anziani, affinché ogni loro dolore sia accettato con amore e ogni croce sia portata con la speranza nel cuore. Amen.
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Offerta dei fiori alla Madonna
Ispirata da Te, o cara Madre, ho tracciato sulla carta queste povere espressioni, dettate da un cuore fortemente di Te amate, sin dall'alba della sua vita... Benedici e sorridi a questo piccolo fiore che T'offro, e fa sì, che in tutte le anime buone, possa accendere qualche scintilla d'amore per Te, e di tenera compassione per i Tuoi acuti dolori, che sostenesti per la nostra salvezza ai piedi della Croce... O dolce Maria, sì poco amata e dimenticata nell'immenso Tuo patire, deh! fa conoscere a tutti i Tuoi figli, com'è dolce l'amarti e il patire in silenzio con Te... I tuoi dolori, o Maria, sono come la vite, che getta fiori di odor soave, ed i suoi fiori sono frutti di gloria e di ricchezza.
Mentre si offre il fiore si canta:
G. Salve, Maria, Regina dei dolori, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. Ascolta ancora la voce di Gesù, che dall’alto della Croce, morente, ti dice: “Ecco il tuo figlio!”. Volgi il tuo sguardo a noi, che siamo tuoi figli, esposti alla tentazione e alla prova, alle tristezze e ai dolori, alle angosce e agli sbandamenti.
Tutti : Ti prendiamo con noi, Mamma dolcissima, come Giovanni, perché tu sia guida vigile e amorosa delle nostre anime. A te ci consacriamo perché tu ci conduca a Gesù Salvatore. Siamo fiduciosi nel tuo amore; non guardare alla nostra miseria, ma al sangue del tuo divin Figlio Crocifisso che ci ha redenti e ottienici il perdono delle colpe. Rendici degni figli, cristiani autentici, testimoni di Cristo, apostoli dell’amore nel mondo.
Quando il dolore entra nell'uomo, dopo averlo sorpreso, lo chiama. L'uomo è invitato a conoscere la solitudine purificatrice del soffrire per percepire le voci di tanti, di tutti, che, solo mediante il crogiuolo del dolore, raggiungono l'umanità, diventano uomini fecondi. È la legge della vita! Se il chicco di grano caduto in terra, muore, produce molto frutto.
Quando il dolore mette in cammino l'uomo alla ricerca della sua umanità, lo fa diventare discepolo della sua scuola, dove giustizia, nobiltà d'animo, amore e perdono vengono insegnati.
Quando il dolore diventa cattedra, allora l'uomo è immerso in una profondità di sentimenti che formano il suo carattere, elevano il suo animo, lo innalzano verso Dio e lo portano a scoprire la preghiera e la contemplazione. Dopo queste tappe, il dolore conduce l'uomo all'incontro con Cristo, lo rende partecipe del mistero di morte e risurrezione. L'uomo diventa un saggio, uno che conosce il segreto della vita e dell'amore, con grande umiltà.
Così il dolore rivela la sua forza sublime e meravigliosa di amore che costruisce il mondo. Sono queste le principali tappe del lungo cammino che Maria ha percorso con intensità spirituale. E pronta perciò ai piedi della Croce per entrare in dialogo con il Cristo "uomo dei dolori". - Canto:
PREGHIERA PER I SOFFERENTI
O Madre, rifugio dei sofferenti, ascolta le preghiere che ti rivolgiamo.
Rasserena e conforta i malati e gli infermi, i vecchi e i moribondi.
Dona a coloro che li curano scienza e pazienza tatto e compassione.
Ispira ad essi i gesti che diano sollievo, le parole che illuminano e l’amore che conforta.
Poni dentro di noi, Signore, il tuo Spirito d’amore, di compassione e di sacrificio,
perché portiamo un aiuto efficace a quelli che troviamo sofferenti sul nostro cammino. Amen
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O Cuore afflittissimo della Madre nostra Addolorata, a Voi umilmente ricorriamo in mezzo a tanti mali che ne circondano. Vedete, o Maria, con qual violenza questi ci assalgono e ci opprimono! È pur vero che noi meritiamo innumerevoli castighi a cagione dei nostri molti e gravi peccati; ma deh Voi, o Madre Pietosa, degnatevi guardarci con occhio di bontà e di compassione. Rammentatevi da quali dolori acerbissimi fu straziata l'anima vostra nella Passione e nella Morte del vostro caro Gesù. È ai piedi della Croce, o Maria, ed in un oceano di amarezze che siete divenuta madre nostra! Soccorreteci a dunque benigna in mezzo alle nostre sofferenze; liberateci dai mali che ci affliggono, o almeno insegnateci a sopportarli con rassegnazione ed amore, per ottenerne poi un giorno la ricompensa nel Cielo.
E così sia.
Canto finale: Madre io Vorrei
Incontro del gruppo di preghiera “ Maria Santissima Addolorata”
2. Segno della Croce
3. canto: Spirito d’amore:
AVE MARIA DELL’ADDOLORATA
“Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù!
Santa Maria, Madre del Crocifisso, ottieni lacrime di compunzione a noi,
crocifissori del Figlio tuo, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen”.
Canto:
Lett. La quaresima è un cammino di conversione per ritornare a Dio e per ritornare ai fratelli.
La quaresima è l’occasione per vivere la realtà di un incontro, di una conoscenza, di una accoglienza più vera di Gesù Cristo e del suo Vangelo. La quaresima è l’occasione di lasciarsi educare, consolare, trasformare
a una Parola che salva, da un Crocifisso Risorto. Al centro della Quaresima deve stare Dio, Dio che è Padre, Dio che ama e veglia su di noi. Tutto questo può spalancare ogni speranza, illuminare le tenebre più oscure.
Noi cristiani, portiamo sulle spalle una grande e grave responsabilità: quella di credere e di far conoscere il Dio vero, il Dio giusto, non un Dio sbagliato. Ha scritto padre Turoldo:
tutti: Credere in un Dio sbagliato è il grande disastro che possa capitare. Non vi è altro Dio se non il Dio perdutamente appassionato dell’uomo, anche di un solo uomo, com’è il nostro Dio.
E lo ama fino alla follia della croce. Dio si mette alla ricerca dell’uomo come un mendicante:
un mendicante di amore.
Canto:
Lett 1: Anche Gesù ha sperimentato il deserto e la tentazione, non si è sottratto a nulla ed ha vissuto fino in fondo la sua umanità nonostante fosse figlio di Dio. Questo deve darci una grande consolazione e soprattutto ci invita ad entrare nel deserto con Lui, a non aver paura della fame, del freddo, dell’aridità spirituale, del sentirsi bisognosi di tutto. “Ti condurrò nel deserto e parlerò al tuo cuore” dice Dio per bocca del profeta Osea e queste parole il Signore le rivolge anche ad ognuno di noi in questo inizio di Quaresima.
Lett 2: Lasciamoci condurre nel deserto per lasciarci sedurre dal Signore. Il deserto è il luogo del silenzio, della preghiera, della lotta contro satana. E’ il luogo della lotta ma anche della conversione, del ritornare a Lui con cuore puro, è il luogo della pace, nell’unione profonda con Lui… Ascoltiamo quanto ci dice il Signore attraverso il profeta Osea.
Lett. 1:
Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.
Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acòr in porta di speranza.
Là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto.
E avverrà in quel giorno - oracolo del Signore - mi chiamerai: Marito mio, e non mi chiamerai più: Mio padrone.
Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell'amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore (Os 2, 16-22).
L. Nella Bibbia il deserto è paragonato ad un cuore ostile e separato da Dio, invitato a
ravvedersi Marco 1, 3-4 “Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri"».Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di
ravvedimento per il perdono dei peccati”
Gesto della croce mentre cantiamo ( ognuno porterà la sua croce sull’altare) canto:
tutti: Mi hai chiamato, Dio dei miei padri, ad uscire dalla palude del peccato perché volevi che io provassi la gioia luminosa di una prateria, ove è possibile giacere, saltare, correre e cantare. Mi hai strappato dalla schiavitù antica per farmi vivere nella libertà. Ed io, o Signore, sono un uomo inquieto perché la libertà è una gioia, ma anche un tormento. Ad ogni passo sono costretto a scegliere fra il bene e il male, fra il peccato e la grazia, fra la tua parola e quella del maligno, fra la polvere delle stelle e il fango della terra. Quanta fatica, o Signore, hai messo nelle mie mani con la libertà! Tu intanto stai in silenzio a guardare la mia libertà. Stai a guardare le scelte che compio e i passi che faccio. Se cado, per una scelta sbagliata, con dolcezza mi rialzi e continui a guardarmi. Se resto in piedi per una scelta giusta sorridi e continui a guardarmi. Sei un Dio fuori di ogni immaginazione! Vuoi che cammini da me perché non sei né un dittatore o un plagiatore e nemmeno un carceriere che impedisce ogni mio passo, ma un Dio che ama solo e sempre chi è uomo libero e si fa perciò responsabile di sè e degli altri. In Paradiso ci arriverò perché voglio e perché faccio quello che è necessario e non perché ci sono costretto da te. La mia libertà di scelta è anche la grazia più bella che mi hai offerto perché mi fa uguale a te, Dio, appassionato amante della libertà. Amen
canto:
Tutti: Maria, che ci hai preso per figli ai piedi della Croce; Maria, che sei la Madre nostra e del nostro Dio e Fratello Gesù, ascolta la voce dei tuoi figli. Ecco: ci trasciniamo ai piedi della Croce dove agonizza il Figlio tuo e dove Tu pure agonizzi col tuo Cuore straziato, o Madre che vedi morire la tua Creatura. Guardaci, Maria. Siamo tutti aspersi del Sangue del tuo Figlio. Egli è morto per noi, per darci la Vita e la Pace in questo e nell’altro mondo. E noi, a Te che sei stata la prima pietra della nostra redenzione, ci volgiamo per avere vita, salvezza e pace, che abbiamo demeritato di avere con la nostra forma di vivere contraria e ribelle alla dottrina del Figlio tuo. Sì, lo sappiamo d’aver meritato il flagello che ora ci colpisce. Lo riconosciamo umilmente per assomigliare a Te che fosti l’Umilissima oltre che la Purissima. Ma, o Madre, oltre che pura Tu sei pietosa. Pietà dunque di noi, Maria, che generasti al mondo la Misericordia stessa! Salva noi tutti qui prostrati ai tuoi piedi; salva quelli che l’infermità impedisce di essere qui con noi, ma che vi sono con le loro anime e il loro soffrire. Amen.
Canto: (ognuno vai a riprendere la croce per portare con sé e riportarla alla prossima volta)
Questo gesto indica il nostro cammino verso la Pasqua.
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